ISEF di Bologna, fine anni Settanta. Si svolgono gli esami di Giochi Sportivi, esame di pallacane- stro. Prima di me l’Iseffino-compagno Stefano. Il prof Rodolfo Perini lo chiama per nome e cogno- me. Poi: “Ma io non ti ho mai visto a lezione! Sei sicuro di non aver sbagliato ISEF?”.Dietro, i compagni ridacchiano... Sì, Rodolfo era un insegnante severo, ma di una severità buona. Non sopportava chi si impe-gnava poco o si impegnava a metà. Era anche burbero, ma un burbero buono. Anche se a quei tempi un po’ di timore lo incuteva!
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